MESCALERO

lupo ha scritto:

provo a rileggerla per un giudizio più approfondito dato che ne siete tutti convintamente entusiasti, non vorrei averla letta nel momento sbagliato della giornata: a volte capita che con la mente "altrove" si possa avere un'impressione sbagliata.

entusiasti mi pare una parola grossa, caro lupo!

io l'ho trovata una bella storia, una gran bella storia: mi ha convinto senza riserve. Certo nel finale c'è qualche leggero cedimento ma più che altro è conseguente al fatto che la prima metà dell'albo è su livelli eccelsi (passami il termine). Dunque, un "declassamento" per gerarchia, non per minori meriti.

Non credo che alla rilettura tu possa cambiare idea...
Permettimi, forse in un caso sarà successo anche a me, ma a 'sta storia della rilettura a breve scadenza che possa far cambiare il giudizio ci credo poco : se ti piace ti piace, se non ti piace non ti piace! anzi a mio avviso le "sensazioni" immediate che ti produce il primo "passaggio" sono quanto di più "sincero" possa arrivarti.

Admin ha scritto:

lupo ha scritto:

provo a rileggerla per un giudizio più approfondito dato che ne siete tutti convintamente entusiasti, non vorrei averla letta nel momento sbagliato della giornata: a volte capita che con la mente "altrove" si possa avere un'impressione sbagliata.

entusiasti mi pare una parola grossa, caro lupo!

io l'ho trovata una bella storia, una gran bella storia: mi ha convinto senza riserve.

caxxo! ora il dottor monni, se mantiene la parola, sara costretto a scrivere che "e venne il giorno" dell'amico boselli fa schifo

tranquillo, sarà un vomito "creativo"

ho finito di leggere la storia di Manfredi e Ticci.
l'ho trovata ottima molto coinvolgente e migliore di come il primo albo ce la faceva presagire: un sacco di morti ammazzati dopo gli eccessivi pensamenti da parte di tex nella prima puntata.

..ma superstraordinari i disegni di Ticci che danno parecchio alla sceneggiatura di Manfredi. Non voglio eccedere nei complimenti al disegnatore toscano ma senza lui le cose sarebbero andare in altro modo.

Admin ha scritto:

lupo ha scritto:

provo a rileggerla per un giudizio più approfondito dato che ne siete tutti convintamente entusiasti, non vorrei averla letta nel momento sbagliato della giornata: a volte capita che con la mente "altrove" si possa avere un'impressione sbagliata.

entusiasti mi pare una parola grossa, caro lupo!

io l'ho trovata una bella storia, una gran bella storia: mi ha convinto senza riserve. Certo nel finale c'è qualche leggero cedimento ma più che altro è conseguente al fatto che la prima metà dell'albo è su livelli eccelsi (passami il termine). Dunque, un "declassamento" per gerarchia, non per minori meriti.

Non credo che alla rilettura tu possa cambiare idea...
Permettimi, forse in un caso sarà successo anche a me, ma a 'sta storia della rilettura a breve scadenza che possa far cambiare il giudizio ci credo poco : se ti piace ti piace, se non ti piace non ti piace! anzi a mio avviso le "sensazioni" immediate che ti produce il primo "passaggio" sono quanto di più "sincero" possa arrivarti.

no, perchè? penso che un giudizio puo' cambiare anche a breve scadenza: Non sto parlando di un completo ribaltamento dell'idea che si è ha dalla prima lettura, ma di una correzione di tiro che può essere al limite anche sostanziale.

il giudice colt ha scritto:

ho finito di leggere la storia di Manfredi e Ticci.
l'ho trovata ottima molto coinvolgente e migliore di come il primo albo ce la faceva presagire: un sacco di morti ammazzati dopo gli eccessivi pensamenti da parte di tex nella prima puntata.

..ma superstraordinari i disegni di Ticci che danno parecchio alla sceneggiatura di Manfredi. Non voglio eccedere nei complimenti al disegnatore toscano ma senza lui le cose sarebbero andare in altro modo.

Ticci effettivamente fa qualcosa di mostruoso e voglio essere franco: meritava una storia top!!! Questa è ottima ma non affatto un capolavoro

eh, debbo scrivere io la rece, pardon il commento, su B&S di "sei divise nella polvere" qui sono tutti in ferie, mentre io me la sgobbo 'ccivostri!!!

Vabbè, anticipo che farò un elogio da paura a Ticci: sul primo albo un Maestro nella sua ordinaria amministrazione....ma su questo impressionante, il migliore che abbia mai visto.

massì dai! la storia non è niente male, simpatici siparietti tra tex e carson, nonostante il politicamente corretto che aleggia qua e là e dopo manfredi ha sempre sta mania dell'acqua (giullemani dall'acqua, l'acqua è de tutti) e tex è un po' troppo poliziotto che quando è in servizio non beve e non fuma e prende anche a pedate un avversario a terra (sta diventando un vizio?). menzione speciale per pardo, il più farabutto e il più simpatico, una rivelazione: "io sono il numero uno... i soldi sono un dettaglio, io combatto per la gloria". tutti che sgomitano per farlo fuori. divertente, veramente!

sentite sta faccia da culo:

Non so che dire, di sicuro non pretendo che le mie idee sian condivise da tutti!
Vi assicuro che non sono un "cercatore di cavilli" : anzi, sono il primo a rompermi i cabasisi nel leggere certe osservazioni su "UBC" o "Baci e Spari". Tuttavia, il dettaglio lo osservo, e trovo stucchevole il continuo uso del "tu" tra i pards e i comprimari, quando non vi è ragione di tanta confidenza.

è don fabio de 'sta ceppa di twf.
Gran bella Italia, in politica ne farebbe di strada, il fantoccio!

altro vomito "creativo"




"tu" "voi" "loro" "essi"
che volete farci, l'albero genealogico ha dati questi frutti

e chi sono io per non dire la mia sul colortex come fanno sui forum più pittoreschi e strampalati della rete universale (ad es. twf ma anche two non è da meno)?

1) critica sensoriale: a naso, secondo me, la carta puzza, sul serio, sarà il colore? al confronto la carta del mensile è profumata

2) la colla della brossura dovrebbe essere di ottima qualità: l'albo lo puoi piegare, sventrare, sverginare: resiste anche alle intemperie

3) non c'è la splash page. strizzatina d'occhio ai vecchi albi di 162 pagine?

4) la cosa più bella di tutte: la quarta di copertina con quel nuovo che sa di antico "amici, vi aspetto ogni mese in edicola con le mie nuove avventure"

5) il sesso: carson è sempre puttaniere

6) il commento del secolo: da two
<<Un'altra scenetta memorabile;quando alla fine Carson dice alla ragazza del saloon che dopo "l'avrebbe ringraziata meglio" lei risponde "Ci conto" con aria maliziaosa;dopo l'indianina di Sejas de la prova del fuoco,tutti questi ammiccamenti lasciano intendere che Carson per avere una bella età non è in forma solo con la pistola.>>

già. è tex che invece è in forma SOLO con la pistola

fine della recensione

il pasto degli avvoltoi.bell'albo questo,"violento" e movimentato,fatto di mescolanze di gruppi di lavoro con diversi intenti e scontri finali in una sceneggiatura secca resa spettacolare dal Giovanni mio.
tuttavia una magicawindata con 605 siparietti tra Tex e Carson a testimoniare che siamo nella collana del ranger,cioè, dopo il 35° ti rompi i coglioni e salti avanti.A quanto pare Manfredi gioca in maniera ambigua col personaggio:uno forzatamente siparieggiante ed uno più suo che è il Tex insolente e odioso di questa storia.Ci sta il secondo,non il primo.

e dai vi sieta già dimenticati il Tex che cala la stella, quello inquieto e tattico del primo albo?
Se basta qualche siparietto per rendere texiana una nolittata, capisco perchè Manfredi presto abbandonerà la scena.
Dov'è il suo Tex?
Pere caso è quello che recita spaghetti western?
"sono la tua cattiva stella"

lupo ha scritto:

e dai vi sieta già dimenticati il Tex che cala la stella, quello inquieto e tattico del primo albo?
Se basta qualche siparietto per rendere texiana una nolittata, capisco perchè Manfredi presto abbandonerà la scena.
Dov'è il suo Tex?
Pere caso è quello che recita spaghetti western?
"sono la tua cattiva stella"

capito che non ti sono piaciuti ne il color Tex ne la storia di Manfredi, eppure ci sarebbe da esserne soddisfatti dopo alcune boiaite scritte nell'ultimo anno e mezzo/due dai vari autori.

a presto per qualche riflessione su 6 divise nella polvere e il pasto degli avvoltoi.
giorgio

c'è una vignetta a pagina 91 dell'albo "Il Pasto degli avvoltoi", l'ultima, che avrebbe meglio rappresentato la seconda parte della storia. Dirò di più... per una volta non ci avrei messo neanche Tex!!
Ma vabbè, occasione persa.

Ma a parte questo piccolo dettaglio vorrei capire dov'è tutto questo spaghetti western nella storia di Manfredi quando la sceneggiatura è vorticosamente classica.
Non c'è il "fascino" dello spaghetti... e nemmeno i tempi! è un "tex" chiacchieratissimo e non affatto musicale, privo di scene mute, di significativi primi piani e di tensione... si un serpe che sguscia da un teschio umano, una mano tremolante che tenta di versare del whiskey... ed un paio di frasi ad effetto.
Un po' poco mi sembra.
Nemmeno i personaggi, mi pare, siano "spaghettari", a cominciare da quel Pardo che, come giustamente sottolineato da Aphrodite's, è addirittura non detestabile e appartiene alla caratterizzazione classica dei mezzi matti megalomani di cui ha spesso raccontato il vecchio Bonelli.

Storia centrata nel suo complesso: sceneggiatura accattivante e linguaggio "esemplare", ma con un Tex che a mio avviso è annaffiato furbescamente con troppi siparietti, come già detto da qualcuno, quasi a compensare un Tex molto poliziotto e poco guascone ...
TU! LA IN FONDO! SMONTA DA CAVALLO E VIENI AVANTI LENTAMENTE!
E TU NON FARE UN PASSO IN PIù! METTITI IN GINOCCHIO!
ecchecazzo!

Ma ora, con le solite critiche che pioveranno a iosa, non posso non dire quello che penso... e cioè che questa storia ha nel suo disegnatore il vero protagonista!!!
Spaventoso ne Il Pasto degli Avvoltoi!!!
Avere una bella sceneggiatura e darla in mano a Ticci è avere un valore aggiunto ENORME!
Stavo giusto pensando in questi giorni quante storie potrebbero avere avuto un destino diverso se affidate a gente come Ticci, Villa, Seijas...
immaginavo il maestro senese alle tavole di "E venne il giorno", senza nulla togliere alla buona prova di Brindisi.
...e magari a Brindisi a quelle di "Sei divise nella polvere"

telefilm americano
"... un ranger non serve la legge, maggiore Newman. E' la legge". quella E accentata col grassetto se la potevano risparmiare. se c'è qualcosa che non quadra in tutta questa faccenda, senza nulla togliere alla bravura di manfredi, è l'dentificazione di tex con la Legge, che equivale alla sua spersonalizzazione, tex smarrisce i suoi tratti peculiari, non è più il guascone che sì-vabbè-la-legge-ma-faccio-lo-stesso-come-cacchio-voglio-io alla faccia del distintivo e della chiacchiera o meglio dei siparietti con carson. e poi con 'sta storia degli spaghetti western: dobbiamo dare atto a manfredi che la sua non è una storia alla spaghetti western (per fortuna). l'unico che ha infilato lo "spaghetti" nella saga è stato nolitta e ci sono quelli, nei soliti forum grotteschi, che hanno gridato e gridano al capolavoro (maddechè) quando mi ricordo di aver letto da qualche parte che lo stesso glb non sopportava il genere. insomma che ci azzecca tex con sergio leone e compagnia bella?

Admin ha scritto:

c'è una vignetta a pagina 91 dell'albo "Il Pasto degli avvoltoi", l'ultima, che avrebbe meglio rappresentato la seconda parte della storia. Dirò di più... per una volta non ci avrei messo neanche Tex!!

non l'ho scritto, ma è chiaro che mi riferivo alla cover , purtroppo non mi sono riletto!
Ne approfitto per dire che , a proposito di cover, non capisco come la Bonelli non abbia mai pensato a Ticci come copertinista di almeno una delle innumerevoli collane di Tex. Se non altro avrebbe fatto "colpo" per essere il disegnatore più amato dai lettori del ranger...

lupo ha scritto:

e dai vi sieta già dimenticati il Tex che cala la stella, quello inquieto e tattico del primo albo?
Se basta qualche siparietto per rendere texiana una nolittata, capisco perchè Manfredi presto abbandonerà la scena.
Dov'è il suo Tex?
Pere caso è quello che recita spaghetti western?
"sono la tua cattiva stella"

Sembra una manfredata e basta , però di Nolitta mi viene a mente Hammad, l'egiziano privo delle gambe e costretto su una carrozzina che viene deriso da Capitan Serpente e i suoi uomini.

The Colour ha scritto:

lupo ha scritto:

e dai vi sieta già dimenticati il Tex che cala la stella, quello inquieto e tattico del primo albo?
Se basta qualche siparietto per rendere texiana una nolittata, capisco perchè Manfredi presto abbandonerà la scena.
Dov'è il suo Tex?
Pere caso è quello che recita spaghetti western?
"sono la tua cattiva stella"

capito che non ti sono piaciuti ne il color Tex ne la storia di Manfredi, eppure ci sarebbe da esserne soddisfatti dopo alcune boiaite scritte nell'ultimo anno e mezzo/due dai vari autori.

a presto per qualche riflessione su 6 divise nella polvere e il pasto degli avvoltoi.
giorgio

mi sono piaciute invece infatti l'ho definite ottime

Admin ha scritto:

lupo ha scritto:

e dai vi sieta già dimenticati il Tex che cala la stella, quello inquieto e tattico del primo albo?
Se basta qualche siparietto per rendere texiana una nolittata, capisco perchè Manfredi presto abbandonerà la scena.
Dov'è il suo Tex?
Pere caso è quello che recita spaghetti western?
"sono la tua cattiva stella"

Sembra una manfredata e basta , però di Nolitta mi viene a mente Hammad, l'egiziano privo delle gambe e costretto su una carrozzina che viene deriso da Capitan Serpente e i suoi uomini.

Vero, quando viene lanciato con la carrozzella su un ponte di tronchi che attraversa un pezzetto d'oceano infestato dagli squali..

Admin ha scritto:

Ma a parte questo piccolo dettaglio vorrei capire dov'è tutto questo spaghetti western nella storia di Manfredi quando la sceneggiatura è vorticosamente classica.
Non c'è il "fascino" dello spaghetti... e nemmeno i tempi! è un "tex" chiacchieratissimo e non affatto musicale, privo di scene mute, di significativi primi piani e di tensione... si un serpe che sguscia da un teschio umano, una mano tremolante che tenta di versare del whiskey... ed un paio di frasi ad effetto.
Un po' poco mi sembra.
Nemmeno i personaggi, mi pare, siano "spaghettari", a cominciare da quel Pardo che, come giustamente sottolineato da Aphrodite's, è addirittura non detestabile e appartiene alla caratterizzazione classica dei mezzi matti megalomani di cui ha spesso raccontato il vecchio Bonelli.

mah, io ho letto una cosa che ha il sapore dello spaghetti western.. e fortemente.
Ma certo le conclusioni che si traggono da una letture sono strettamente personali, anche controverse.

spaghetti w., classic, bonelliano quanto fiato sprecato!
Manfredi è antitex allo stato puro, Ticci toglie le castagne dal fuoco e un povero gruppo di assetati parla del capolavoro del secolo.


beati loro

il color è sano e potabile. Ma il finale stecca. 6,5
Boselli alla e venne il giorno va bene, Boselli alla treno a mezzogiorno no.

Pasto Avvoltoi.

Tanta carne al fuoco e, al di là del fatto che tra le numerose sotto trame non si capisce quale sia quella trainante ..forse i militari? o Pardo? o Bargain?, buona gestione della storia, pur con grossi limiti di caratterizzazione proprio del Nostro.

Direi che possiamo considerarla sminuita proprio da un secondo albo troppo diluito in spettacolarizzazioni e scene ad effetto che si potevano risparmiare al lettore: per esempio il Tex dalla stella splendente, elevazione massima di ciò che il ranger di Bonelli senior non è affatto.
Oppure, quello che non ti aspetti , il Tex riprovevole che fa il cicchetto a quei poveracci che fuggono da ozona.

Mah, questa non l'ho proprio capita. no, anzi, non ho proprio capito come possa essere saltata in testa a Manfredi una così scellerata idea.

Di Ticci mi limito a dire che è un grande "vantaggio" averlo alla propria corte; anche il 600 ne ha tratto vantaggi nonostante la storia più cazzuta di questa, e sono contento di vedere che il Maestro ha una mano che dovrebbe tenere per i prossimi 10 anni.. e alla grande.

Ah già!!!Mi domandavo qual'è il senso delle dichiarazioni di Manfredi quando dice che per un Tex dinamico, il suo, ci vuole un Tex dal volto giovane, alla Gomez (Texone) e poi improvvisamente si trova a sceneggiare una storia superdinamica per un disegnatore che viene "accusato" di fare un Tex ultrasessantenne ehm..buono per Nizzi (Ticci), col suo Tex lentopede.

aminoacid2000 ha scritto:

spaghetti w., classic, bonelliano quanto fiato sprecato!
Manfredi è antitex allo stato puro, Ticci toglie le castagne dal fuoco e un povero gruppo di assetati parla del capolavoro del secolo.


beati loro

la seconda riga la quoto e condivido!

La prima, saranno pure affari di chi legge dare un giudizio alla come cazzo gli pare.

Per me è una storia spaghetti (..... e per qualcun altro una classica). Beh?